martedì 13 agosto 2013

Sui selciati, di notte, nei vicoli di paesini deserti.



 

Un’oretta fa passeggiavamo per le vie antiche di Besozzo superiore.
Poco prima della chiesa di sant’Alessandro e della salita che conduce alla Cappella del beato Nicone, troviamo davanti al portone di una villetta vecchia, screpolata ma tuttosommato dignitosa, uno scatolone di libri pronti per essere raccolti dalla nettezza urbana.
Poi dicono che il lunedì sera non c'è niente da fare in giro.
Ci mettiamo a rovistare nella spazzatura come due senzatetto affamati.
C’erano diversi Hemingway, che per motivi di ridondanza bibliofila non abbiamo preso, più qualche Follett, un Camilleri e un libro fotografico sui massaggi cinesi, di dubbio gusto (nemmeno troppo dubbio, a ripensarci).
Abbiamo portato a casa i libri che vedete in foto. Oltre a due libri di cucina e a un’antologia di Saba, ci siamo accaparrati quattro libri di Annie Vivanti, tutti in meravigliose edizioni degli anni ‘20.
Devo ammetterlo, non l’avevo mai sentita nominare. Sono vergognoso. Ma sembra interessante, è una specie di scrittrice anglo-tedesco-ebraico-fascista, e i titoli dei romanzi che abbiamo preso sono suggestivi:

- Vae victis;
- Naja tripudians;
- Salvate le nostre anime;
- Lirica (vabbè, questo interessa a me che c'ho il pallino della poesia).

Abbiamo di che leggere in queste vacanze...

Per cui, fan delle stelle cadenti, abbassate quel vostro nasino aggraziato, ché tanto l’inquinamento luminoso vi è nemico. Posate il vostro sguardo sui selciati, di notte, nei vicoli di paesini deserti.